Vi ricorderete sicuramente la memorabile scena di Star Wars in cui la principessa Leila comparve sotto forma di ologramma a Obi One Kenobi per chiedere aiuto contro l’impero.
Ormai sono passati diversi decenni da quando questo episodio è apparso nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, e da quel momento tanti sono stati gli avanzamenti compiuti dalla tecnologia in tema di ologrammi.
Oggi, quello che nel 1978 sembrava essere lontano anni luce dalla realtà, è stato finalmente realizzato.
Gli ologrammi infatti, fanno ormai parte della nostra vita: rappresentano un nuovo modo di comunicare in moltissimi campi a partire da quello cinematografico fino ad arrivare a quello pubblicitario o di organizzazione eventi, in cui l’obiettivo finale è quello di sorprendere e stupire.
Siamo giunti oggi ad uno step avanzato che ha oltrepassato ogni forma di convenzionalità per dar vita a ciò che da anni tutti stavamo aspettando: il teletrasporto.
Prende il nome di “Olotrasporto” dall’ unione dei termini: Ologramma e Teletrasporto indicando proprio l’ utilizzo degli ologrammi per teletrasportare qualcuno ovunque si voglia.
Sembra incredibile?
Invece è tutto vero!
Oggi possiamo parlare di “teletrasporto” inteso come un incontro reale ma in forma virtuale, facilmente accessibile tramite una semplice connessione wireless.
L’ olotrasporto offre all’uomo la possibilità di essere in due o più luoghi contemporaneamente mantenendo un grado di credibilità da fare a gara con il reale!
La NASA è la prima a sperimentare l'olotrasporto
Il primo teletrasporto in ologramma è avvenuto per opera della Nasa che ha sperimentato la prima consulenza medica a distanza teletrasportando un chirurgo direttamente all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.
Si tratta del primo Olotrasporto che è stato in grado di portare le persone oltre i confini del pianeta Terra.
Era l’8 Ottobre 2021 quando il dottor Josef Schmid si trovò trasportato sull’ ISS (dall’ inglese International Space Station) senza spostarsi dal proprio studio sulla Terra. In quello stesso momento gli astronauti a bordo della stazione, essendosi muniti di Microsoft Hololens, sono stati in grado di seguire quanto detto dal professore e di vedere, ascoltare ed interagire con lui.
«È un modo nuovo di zecca che può cambiare l’esplorazione umana visto che consente alla nostra persona di viaggiare fuori dal pianeta. Non tanto con il corpo, che non si muove, quanto con la mente» ha dichiarato il dottor Schmid.
Nessun video o tecnologia in Realtà Aumentata, stiamo parlando di un vero e proprio sistema di comunicazione a distanza che sfrutta le potenzialità dei modelli 3D in alta risoluzione per proiettarli altrove.
Un metodo che potrebbe aiutare la telemedicina extra-terrestre per gli astronauti ma non solo…
L'olotrasporto con Media Engineering
I campi di applicazione di questa fantastica scoperta sono svariati.
Oltre alla medicina, alla formazione e alla ricerca, immaginiamo di poterlo utilizzare anche nel settore dell’ intrattenimento.
Ologrammi di cantanti, attori, presentatori, relatori in tempo reale proiettati durante spettacoli ed eventi.
La distanza non sarà più una limitante con l’olotrasporto proprio perchè la proiezione olografica è estremamente fedele alla realtà. Riporta dettagli, colori, luci che restituiscono un’ immagine tridimensionale uguale a quella vera!
Noi di Media Engineering abbiamo sperimentato ed applicato questa tecnologia durante un evento live tenutosi a Roma.
Abbiamo trasportato uno dei relatori dal suo studio di Bologna, direttamente sul palco.
Stupore ed incredulità trasparivano dal volto del pubblico che forse ancora non avevano mai avuto modo di assistere ad una performance così futuristica.
E siamo solo all’inizio!
Breve estratto dell’ evento Innovation day 2022 all’ Elis di Roma