Non si tratta di un chatbot. Né dell’ennesimo assistente vocale.
In un’epoca in cui le interazioni digitali sono spesso impersonali, questi agenti rappresentano un nuovo modo di semplificare attività quotidiane, migliorare l’esperienza utente e liberare tempo umano per ciò che conta davvero.
Cos’è un agente AI?
Un agente AI, nella nostra visione, non è un’app generica o un device preconfezionato.
È una presenza digitale intelligente, addestrata per operare in un contesto specifico, con una voce naturale, una logica d’azione autonoma e una capacità reale di supportare l’utente.
Può vivere su:
- uno schermo touch o monitor in una reception;
- un device olografico all’interno di uno showroom;
- un’interfaccia web o un kiosk fisico in ambienti pubblici;
- un sistema di domotica evoluta all’interno di una smart home.

I bisogni a cui rispondiamo
Dietro a ogni tecnologia efficace, c’è una buona domanda.
Nel nostro caso, le più frequenti sono:
- Come posso alleggerire il carico informativo del mio personale?
- Come offro un’esperienza più coinvolgente e fluida ai miei clienti o utenti?
- Come rendo disponibili informazioni complesse, in modo accessibile e naturale?
I nostri agenti AI rispondono proprio a queste esigenze, trasformando momenti di contatto in interazioni intelligenti, disponibili 24/7, senza costi aggiuntivi di personale e con massima personalizzazione.
Di quali bisogni parliamo?
Per capire il potenziale, immaginiamo una situazione familiare: una casa connessa.
Linda, il nostro avatar AI, può accogliere chi rientra con un saluto, abbassare le luci in soggiorno, avviare il riscaldamento della piscina, leggere il meteo o prenotare un tavolo per cena.
Ma non solo: può rispondere a domande, fare proposte proattive (es. “vuoi che accenda il camino?”), e imparare dalle abitudini di chi la utilizza.
a differenza rispetto ad Alexa o altri assistenti vocali?
L’interazione è naturale, personalizzata e senza comandi rigidi. L’utente non deve imparare a parlare con la macchina: è l’agente che si adatta a lui.
Un’applicazione nel mondo Life Sciences
Ora spostiamoci in un contesto completamente diverso, ma ugualmente strategico: il settore pharma e sanitario.
Immagina un agente AI integrato in:
- uno stand a un congresso medico, pronto a spiegare in modo chiaro il meccanismo d’azione di un farmaco;
- un portale informativo per operatori sanitari, in grado di rispondere a domande su indicazioni terapeutiche, dosaggi o studi clinici;
- una piattaforma di onboarding per pazienti o caregiver, che accompagna l’utente nella comprensione del percorso terapeutico, 24 ore su 24.
In tutti questi casi, l’agente non sostituisce il medico o l’informatore scientifico, ma amplifica la loro capacità comunicativa, rispondendo in modo coerente, aggiornato e accessibile.
Di quali bisogni parliamo?
Gli agenti AI sono già disponibili e possono essere adattati a:
- brand identity
- area terapeutica o settore industriale
- lingue, accenti e tono di voce
- livello di interazione (dal semplice Q&A alla proattività operativa)